Progetti per la tutela marina: La Barriera Artificiale di Ripopolamento Ittico di Loano

L’Amministrazione Comunale di Loano ha deciso di adottare misure volte a favorire lo sviluppo economico sostenibile della città, tra cui la salvaguardia del mare e il ripristino delle condizioni ecologiche per incrementare le risorse della pesca. Per raggiungere questi obiettivi, è stata scelta la costruzione di una barriera artificiale nel mare di Loano.

L’obiettivo della barriera è quello di proteggere l’area marina dalle conseguenze della pesca a strascico costiera e di creare una zona di scogliera in grado di attrarre specie ittiche pregiate e favorirne le fasi riproduttive e giovanili. Grazie a questa iniziativa, si potranno anche accogliere le uova di molte specie, garantendone una maggiore protezione.

La barriera di Loano rappresenta la prima iniziativa del genere nel Mar Ligure e nell’Alto Tirreno, curata dal Prof. Giulio Relini dell’Università di Genova. La progettazione ambientale ha avuto l’obiettivo di conciliare gli interessi economici e quelli ambientali, allo scopo di preservare la salute del mare e delle sue risorse ittiche.

Le barriere artificiali nella salvaguardia della biodiversità marina

L’ingegneria ecologica offre una serie di nuove tecnologie finalizzate alla salvaguardia della fascia costiera, tra cui le barriere artificiali. Queste costruzioni sommerse rappresentano un intervento promettente per promuovere la biodiversità dei fondali marini.

L’obiettivo delle barriere artificiali è quello di incrementare la fauna alieutica attraverso la creazione di tane e ripari, garantendo al tempo stesso la protezione di determinate aree nei riguardi dello strascico illegale.

L’intervento consiste nell’immersione di corpi solidi di opportune dimensioni, che favoriscono la rinascita della vita marina. Grazie alla presenza delle barriere artificiali, infatti, si crea un ambiente più favorevole alla crescita e alla riproduzione delle specie ittiche, contribuendo alla salvaguardia della biodiversità marina.

In conclusione, le barriere artificiali rappresentano una soluzione promettente per la salvaguardia del mare e delle sue risorse. La loro realizzazione, inoltre, rappresenta un esempio di come l’ingegneria ecologica possa conciliare gli interessi umani con la protezione dell’ambiente marino.

Risultati ottenuti

A dieci anni dalla realizzazione della barriera di Loano, i periodici controlli effettuati sull’area marina interessata, fanno rilevare un ampio processo di sviluppo della flora e della fauna marina. Inoltre le misure di protezione hanno reso possibile un ripopolamento della fauna ittica del tutto identico a quello di ambienti marini naturali

Attraverso un censimento della fauna, si è registrato un aumento non solo quantitativo ma anche qualitativo della comunità ittica.
Pesci, cefalopodi e crostacei sono stati censiti attraverso osservazioni dirette da parte di subacquei.
L’elenco comprende 76 diverse specie. Nell’elenco compaiono alcune specie di un certo interesse commerciale quali:

  • l’orata sparus aurata.
  • Il branzino dicenthrarcus labrax.

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