Le Tegnùe sono ambienti marini molto importanti per la biodiversità dei fondali dell’Adriatico, poiché offrono protezione e cibo a numerose specie ittiche e invertebrati preziosi. Tuttavia, i moderni sistemi di posizionamento satellitare GPS hanno permesso ai pescatori di pescare sempre più vicino alle rocce, causando danni ambientali notevoli a lungo termine.
Le Tegnùe sono costituite da fondi duri sui quali si insediano organismi sessili come celenterati, cirripedi, briozoi, echiuridi, tunicati, poriferi e bivalvi, aumentando la biodiversità e favorendo la riproduzione delle specie.
Inoltre, lontano dalla costa, la vita marina sulle Tegnue si fa sempre più ricca, con un maggior numero di specie e una limpidezza dell’acqua maggiore rispetto alle zone costiere. Secondo recenti studi universitari, la quantità di individui per metro quadrato nelle Tegnùe varia da 450 a tremila e sono state scoperte 315 specie diverse, alcune delle quali rare o mai segnalate prima.
È importante proteggere le Tegnùe per mantenere la biodiversità dei fondali dell’Adriatico e garantire la sostenibilità dell’attività di pesca.
